Tech Blog

Tutte le novità tecnologiche ed informatiche più belle ed interessanti in notizie shot!

04/04/06

Siti IE, tutti da rifare

Microsoft avvisa: i siti "ottimizzati per Internet Explorer" vanno
cambiati entro 60 giorni


Tempi duri per chi realizza siti ignorando gli standard ufficiali,
quelli del W3C, e ricorrendo invece a funzioni gestite soltanto dal
browser più diffuso, Internet Explorer. Come preannunciato a dicembre
scorso, Microsoft deve infatti cambiare il modo in cui funziona
Internet Explorer e avvisa che molti siti smetteranno improvvisamente
di funzionare correttamente con IE se non vengono modificati per tempo.

Il cambiamento è dovuto ai contestati brevetti sul software:
Microsoft è infatti coinvolta in una lite legale con la statunitense
Eolas Technologies e la University of California a proposito del
funzionamento di Internet Explorer con i controlli ActiveX, che
secondo Eolas viola il suo brevetto USA numero 5838906.

La causa ha finora visto dare ragione a Eolas, assegnandole un
risarcimento di 521 milioni di dollari. Microsoft ha fatto ricorso in
appello, ma la causa sta andando male (l'Ufficio Brevetti USA ha
confermato la validità del brevetto di Eolas), per cui Internet
Explorer va cambiato.

Come previsto, i brevetti software fanno più danni alle grandi
aziende che li hanno tanto voluti di quanti ne facciano al sofware
libero.

Entro 60 giorni al massimo, riferisce Eweek, i gestori dei siti Web
che usano controlli ActiveX, animazioni Flash e applet Java devono
riscrivere i propri siti, altrimenti questi componenti richiederanno
all'utente di essere attivati ogni volta, rendendone scomodissimo l'uso.

Le nuove regole, preannunciate sin da dicembre scorso e rese
disponibili come download opzionale a fine febbraio 2006, entrano in
vigore reversibilmente con la patch del prossimo 11 aprile e
diventano permanenti ed obbligatorie a giugno 2006.

In pratica, chi ha gli aggiornamenti automatici di Windows e usa
Internet Explorer si troverà improvvisamente incasinato il
funzionamento di tutti i siti che non hanno provveduto per tempo a
sistemarsi.

Lo spiegone di Microsoft è nel blog del Microsoft Security Response
Center.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page